Indietro Giornata della protezione dei dati, 28 gennaio 2022

Dichiarazione del Presidente dei Delegati dei Ministri
Giornata della protezione dei dati, 28 gennaio 2022

Nel momento in cui si celebra in tutto il mondo la Giornata della protezione dei dati personali, il ruolo guida svolto dal Consiglio d’Europa nel settore del rispetto della vita privata e della protezione dei dati personali richiede un rinnovato sostegno da parte dei suoi Stati membri e di tutti gli altri Stati contraenti della Convenzione sulla protezione delle persone rispetto al trattamento automatizzato di dati a carattere personale. Questo strumento giuridico (noto come “Convenzione 108”) e la sua versione aggiornata (nota come “Convenzione 108+”) si trovano ora a una svolta. Sono predisposti per essere al centro degli attuali sviluppi internazionali miranti a fare convergere i sistemi giuridici al fine di garantire agli individui un’adeguata protezione nell’era digitale, facilitando al contempo il libero flusso di dati a vantaggio delle nostre società, delle nostre economie e dello sviluppo sostenibile. Per conseguire tale scopo, occorrono tuttavia ancora ulteriori ratifiche della Convenzione 108+.

Da 40 anni, la Convenzione108 è stata l’unico trattato internazionale e multilaterale giuridicamente vincolante sulla protezione della vita privata e dei dati personali. Grazie al suo approccio fondato sui principi e al suo meccanismo di recepimento flessibile, la Convenzione 108 si è imposta in quanto strumento unico in grado di creare le condizioni necessarie per la costruzione di una società digitale basata sulla fiducia e sul rispetto della dignità umana e dei diritti umani di ciascuno. Questo spiega il suo successo ben oltre i confini europei, dal momento che il suo solido quadro per la protezione dei dati funge da norma di riferimento universale per l’elaborazione delle legislazioni nazionali sulla tutela dei dati; conta ad oggi 55 Parti contraenti.

La versione aggiornata della Convenzione la rende lo strumento di riferimento appropriato per facilitare il flusso dei dati e il rispetto della dignità umana nell’era digitale. L’Italia è convinta che la Convenzione 108+ costituisca uno strumento unico di armonizzazione e di convergenza normativa di portata mondiale, atto a conferire nuovamente all’essere umano il suo ruolo di soggetto attivo, anziché di semplice oggetto di procedimenti deduttivi algoritmici, di controllo e di sorveglianza. Grazie alle sue norme equilibrate, stabilisce i livelli comunemente accettabili di protezione di cui vorrebbe disporre ogni individuo in un’era digitale in continua espansione, al fine di tutelare la propria dignità e la propria sfera privata e godere pienamente del diritto all’autodeterminazione informativa.

L'Italia crede fermamente che l’adesione alla Convenzione 108+ rappresenti l’opportunità per ciascun paese del mondo di vedere internazionalmente riconosciuto il proprio livello di protezione dei dati. La Convenzione offre inoltre la possibilità agli individui sotto la sua giurisdizione di esercitare pienamente i loro diritti al rispetto della vita privata e alla protezione dei dati personali.

L’Italia tiene a porre in risalto gli enormi vantaggi che gli Stati contraenti della Convenzione 108+ potranno trarre dalla reciproca cooperazione nel costruire una zona di libero trasferimento dei dati, che garantisca agli individui il massimo livello di protezione dei loro dati personali, nel pieno rispetto delle norme internazionali. L’adesione alla Convenzione 108+ non significa soltanto l’impegno a favore di un elevato livello di protezione dei dati, ma anche la possibilità di contare su una solida rete di Stati che affrontano analoghe sfide, in grado di fornire assistenza, consulenze e supporto. Significa inoltre che uno Stato potrà partecipare al più alto livello multilaterale alle iniziative per plasmare il futuro del diritto alla protezione dei dati, contribuendo a mantenere la libera circolazione dei dati a livello mondiale.

La Convenzione spiana la strada alla creazione di una cultura della consapevolezza del diritto alla privacy fondata sui principi e radicata nella protezione dei diritti umani, della democrazia e dello stato di diritto, che sono i valori fondamentali del Consiglio d’Europa.

Per questo motivo è essenziale che tutti gli Stati contraenti della Convenzione 108 che non lo abbiano ancora fatto procedano senza indugi alla ratifica del Protocollo di modifica (STCE n. 223), in modo da dare effettiva concretezza alla Convenzione 108+. Il nostro impegno personale è fondamentale per la nostra comune responsabilità di offrire a ogni Stato e organizzazione intergovernativa del mondo l’opportunità di aderire alla Convenzione, in modo che il diritto alla protezione dei dati e alla tutela della privacy sia davvero universalmente riconosciuto e tutelato.

Strasbourgo 28 gennaio 2022
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