Indietro Il Vertice del Consiglio d’Europa crea un Registro dei danni per l’Ucraina come primo passo verso un meccanismo di risarcimento internazionale per le vittime dell’aggressione russa

Il Vertice del Consiglio d’Europa crea un Registro dei danni per l’Ucraina come primo passo verso un meccanismo di risarcimento internazionale per le vittime dell’aggressione russa

Nella seconda giornata del Vertice del Consiglio d’Europa a Reykjavik, Islanda, Marija Pejčinović Burić, Segretaria generale del Consiglio d’Europa, Katrín Jakobsdóttir, Prima Ministra islandese, Mark Rutte, Primo Ministro olandese, Thórdís Kolbrún Reykfjörd Gylfadóttir, Ministra degli Affari esteri islandese e Presidente del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, Denys Shmyhal, Primo Ministro ucraino, e Denis Malyuska, Ministro della Giustizia ucraino, hanno annunciato l’istituzione del Registro dei danni causati dall’aggressione da parte della Federazione russa contro l’Ucraina attraverso un Accordo parziale allargato.

Quarantatré paesi e l’Unione europea hanno aderito o espresso la loro intenzione di aderire al Registro istituito dai partecipanti del Vertice dei capi di Stato e di governo del Consiglio d’Europa, organizzato a Reykjavik il 16 e il 17 maggio 2023. (*)

“Il sostegno e la solidarietà nei confronti dell’Ucraina figurano tra le priorità assolute della Presidenza islandese. Abbiamo lavorato alacremente per assicurare che il Vertice di Reykjavik affrontasse la necessità di un completo riconoscimento delle responsabilità dell’aggressione condotta dalla Russia contro l’Ucraina”, ha dichiarato Katrín Jakobsdóttir. Jakobsdóttir ha sottolineato che “il Consiglio d’Europa può e deve svolgere un ruolo significativo nell’assicurare la responsabilità. Il Registro è un importante passo verso il riconoscimento delle responsabilità dei reati commessi durante la brutale guerra condotta dalla Russia ed è un forte messaggio di sostegno all’Ucraina”.

Marija Pejčinović Burić ha dichiarato: “La decisione di istituire il Registro dei danni sotto l’egida del Consiglio d’Europa è una decisione storica”. Ha inoltre aggiunto: “Assisterà le vittime nella registrazione delle loro perdite ed è essenziale per qualunque meccanismo di risarcimento. Sostenuta da una vastissima coalizione di Stati membri e non, come anche dall’UE, questa iniziativa è una delle prime decisioni giuridicamente vincolanti per ritenere la Russia responsabile delle sue azioni”.

L’Unione europea, rappresentata dal Presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e dalla Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha fornito un notevole contributo per finanziare i costi iniziali. Il Registro avrà sede all’Aia (Paesi Bassi), con un ufficio satellite in Ucraina. Mark Rutte ha sottolineato che “la Russia deve essere ritenuta responsabile, in particolar modo per i danni subiti dall’Ucraina e dal suo popolo. Siamo pertanto fieri che L’Aia, capitale giuridica del mondo, sia stata scelta come sede del Registro dei danni”. Il Registro viene istituito per un periodo iniziale di tre anni e sarà utilizzato per registrare le prove e le informazioni relative alle richieste di risarcimento per danni, perdite o lesioni causate dall’aggressione da parte della Russia contro l’Ucraina. Il Registro apre la strada a un futuro meccanismo di risarcimento internazionale completo per le vittime dell’aggressione russa.

Denys Shmyhal ha dichiarato che “l’Ucraina accoglie con favore l’istituzione del Registro dei danni. Siamo grati al Consiglio d’Europa e a tutti gli Stati aderenti per il loro prezioso sostegno. Invitiamo altri Stati, di tutto il mondo, ad aderire al Registro dei danni dimostrando così di appoggiare l’importante questione della responsabilità della Russia nella guerra che conduce contro l’Ucraina. Il Registro è un’importante pietra miliare sulla strada verso la giustizia e il risarcimento dell’Ucraina e degli ucraini che hanno sofferto molto a causa di questa guerra. Il lavoro difficile inizia ora: dobbiamo assicurare che il Registro diventi presto operativo, affinché le vittime dell’aggressione da parte della Russia possano presentare le loro richieste. Sottolineiamo inoltre che l’istituzione del Registro è solo il primo passo verso l’istituzione di un meccanismo di risarcimento completo attraverso il quale verrà garantito che la Russia paghi il pieno risarcimento all’Ucraina conformemente al diritto internazionale, anche attraverso il suo patrimonio distribuito a livello internazionale. Attendiamo con impazienza di collaborare con i nostri partner su questa questione importante”.

 Consultare la Risoluzione sull’Accordo parziale allargato

 “Dichiarazione di Reykjavik – Uniti attorno ai nostri valori” e Dossier del Vertice

(*) Quaranta paesi hanno aderito all’Accordo parziale allargato sul Registro istituito in seno al Consiglio d’Europa: Albania, AustriaBelgio, Croazia, Cipro, Repubblica ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Grecia, Islanda, Irlanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Repubblica di Moldova, Principato di Monaco, Montenegro, Paesi Bassi, Macedonia del Nord, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, San Marino, Repubblica slovacca, Slovenia, Spagna, Svezia, Ucraina e Regno Unito; come anche Canada, Giappone e Stati Uniti. Ha aderito al Registro anche l’Unione europea, mentre altri quattro paesi (Andorra, Bulgaria, Messico e Svizzera) hanno espresso l’intenzione di aderirvi.

Vertice del Consiglio d'Europa Reykjavik 17 maggio 2023
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