E’ veramente più importante avere una casa, del cibo e i bisogni primari soddisfatti che poter esprimere quello che si pensa?

In breve

In quest’attività di confronto, i partecipanti difendono le loro opinioni.

Diritti correlati

Tutti

Obiettivi

• Raggiungere una comprensione delle differenze tra diritti civili e politici e fra i diritti sociali ed economici
• Discutere e sviluppare le abilità oratorie e di argomentazione
• Stimolare rispetto e apertura mentale

Materiali

• Una copia della carta delle affermazioni
• Fogli grandi di carta o lavagna, penna
• Spago o gessetti (facoltativo)
• Copie del  compendio della Dichiarazione dei Diritti Umani
• Spazio in cui i partecipanti possono muoversi

Preparazione

• Preparare 2 cartelloni uno con su scritto “sono d’accordo” e l’altro “non sono d’accordo” e attaccarli ai lati opposti della stanza, così che le persone possano formare una linea retta tra loro (potreste disegnare una linea con il gesso che li unisce o usare un pezzo di spago)
• Preparatevi sul perché le persone parlano di “generazioni di diritti” ed anche sulle due categorie di diritti: civili e politici e sociali ed economici (vedi di seguito le linee guida per i facilitatori ed il capitolo 4)

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  • 5 DicembreGiornata Internazionale del Volontariato per lo Sviluppo Economico e Sociale

Istruzioni

1. Iniziate con una breve introduzione alle differenze tra diritti civili e politici e diritti sociali ed economici.
2. Usate 5 minuti per fare un brainstorming dei diversi diritti che possono far parte di ogni categoria. Scrivete i diritti sulla lavagna, sotto l’intestazione, diritti civili e politici e diritti sociali ed economici.
3. Spiegate che ora leggerete una serie di affermazioni che le persone possono più o meno condividere.
4. Evidenziate le due posizioni estreme – i poster che affermano “sono d’accordo” e “non sono d’accordo”. Spiegate che i partecipanti possono occupare qualsiasi punto nella linea (immaginaria), ma che dovrebbero provare a porsi, per quanto possibile, vicino a coloro che hanno il punto di vista più vicino al proprio. Si possono fare brevi discussioni con gli altri partecipanti per trovare il proprio posto!
5. Leggete le affermazioni una dopo l’altra. Variate il ritmo: alcune affermazioni dovrebbero essere lette in successione veloce, mentre per altre potreste voler lasciare delle pause.
6. Stimolate la riflessione e la discussione. Chiedete a chi si trova alle estremità di spiegare perché hanno occupato quel posto. Chiedete a qualcuno vicino al centro se la sua posizione indica una mancanza di opinione o mancanza di conoscenza.
7. Permettete alle persone di cambiare posizione mentre sentono i commenti degli altri.
8. Quando avete finito le affermazioni, tornate in gruppo per il debriefing.

Debriefing e valutazioneGoto top

Iniziate con il ripercorrere l’attività stessa e poi passate alla discussione di ciò che hanno appreso i partecipanti.
• C’erano domande a cui era impossibile rispondere? Era difficile decidere, o erano mal formulate?
• Perché le persone hanno cambiato posizione durante la discussione?
• I partecipanti si sono meravigliati dell’estensione del disaccordo sui vari punti?
• È importante se non siamo d’accordo sui diritti umani?
• Pensate che ci siano risposte “giuste” e “sbagliate” alle diverse affermazioni, o è solo una questione di opinione personale?
• Potrebbe essere possibile per ognuno raggiungere un accordo sui diritti umani?
• C’è una differenza fondamentale tra le (prime) due “generazioni” di diritti umani: diritti civili e politici e diritti sociali ed economici? È possibile dire quali di questi sono più importanti?
• Abbiamo bisogno di più diritti? Potrebbe esserci una terza generazione di diritti?

Linee guida per facilitatoriGoto top

Potreste voler guidare la parte di "allineamento" dell'attività in modo relativamente veloce, senza dare troppo tempo per la discussione tra i vari stimoli, e poi selezionare due o tre affermazioni e discuterle più nel dettaglio con il gruppo. Ma vale la pena fermare l'attività su certi stimoli per dare ai partecipanti la possibilità di riflettere sia su alcuni argomenti che sulla loro posizione rispetto agli altri.

Questa attività abbraccia tutti i diritti umani, ma in particolare i diritti sociali ed economici; per esempio, i diritti al lavoro e al divertimento, alla salute, e a uno standard minimo di vita (articoli 16, 22-29 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani).

Le affermazioni sono state pensate per avviare dibattiti che normalmente hanno luogo quando si parla di differenze tra diritti civili e politici da una parte, e diritti sociali e economici dall’altra. Non c’è alcun bisogno di entrare nel dettaglio all’inizio dell’attività, poiché molti dei punti emergeranno nel corso della discussione.

Comunque, ci sono forse due punti da evidenziare nell’introduzione.
Primo, la distinzione semplice che diritti civili e politici sono le richieste morali che facciamo ai Governi, relativamente ad argomenti civili e politici, come il diritto a un processo equo, al voto, ad esprimere la propria opinione, ecc.; e i diritti sociali ed economici sono quelle richieste che sono connesse con argomenti sociali ed economici - come i senzatetto, le cure sanitarie inadeguate, la povertà, ecc.; il primo tipo di diritti è anche detto diritti di prima generazione, e il secondo tipo diritti di seconda generazione, a causa dell’ordine cronologico in cui sono stati riconosciuti come diritti umani universali.

Il secondo punto è che alcune persone hanno tracciato una distinzione fondamentale tra i diversi tipi di diritti. I diritti sociali ed economici sono stati considerati meno importanti e/o più difficili da garantire dei diritti civili e politici, da parte di diverse persone. Altri non sono d’accordo. Potete trovare maggiori informazioni sul dibattito nel capitolo 4.

Durante il brainstorming, si potrebbe consegnare ai partecipanti una copia della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani semplificata per rinfrescare loro la memoria, oppure il facilitatore potrebbe leggere alcuni degli articoli e chiedere ai partecipanti di inserirli nella categoria corretta. Gli articoli 16 e 22-29 di solito sono considerati diritti socio-economici.

VariazioniGoto top

Componete altre affermazioni, o chiedete ai partecipanti stessi di pensarne alcune.

Per continuare su questo temaGoto top

Organizzate un dibattito formale su uno degli argomenti, chiedendo ai partecipanti di preparare i loro interventi in anticipo, e poi fate fare una votazione alla fine del dibattito. Si possono invitare anche altri giovani o persone del pubblico.

Conoscere i diritti umani è importante, ma essere un cittadino attivo è essenziale se si vogliono salvaguardare i diritti. Si può anche provare l’attività "Campagna elettorale" che mira a convincere gli altri della propria opinione.
Quando si parla di diritti umani è sempre bene essere consapevoli delle parole che si utilizzano e dell’impatto che possono avere. Ad esempio, dovremmo considerare se dire “gay” oppure “omosessuale”, oppure se utilizzare il termine “persone disabili”, “persone handicappate” o ancora “persone con disabilità”. Il gruppo potrebbe essere interessato a discutere il tema del parlar chiaro e della correttezza politica attraverso l’attività "White future" in the All Different – All Equal Education Pack.

Per mettere in praticaGoto top

Prendete contatti con un’organizzazione locale che si occupa di diritti umani o welfare sociale e vedete se è possibile collaborare con loro.

Ulteriori informazioniGoto top

Il capitolo 4 del manuale contiene informazioni di base sulle diverse generazioni di diritti, compresa un’introduzione a quelli di terza generazione.

Da fotocopiare e distribuireGoto top

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Carta delle affermazioni

• È più importante avere un tetto sulla testa che essere in grado di dire ciò che ti piace.
• Le persone hanno il dovere di lavorare, non il diritto.
• La principale responsabilità di ogni Governo è assicurarsi che tutti i cittadini abbiano da mangiare a sufficienza.
• Il diritto al “riposo e divertimento” è un lusso che si possono permettere solo le nazioni ricche.
• Non è compito del Governo assicurarsi che le persone non muoiano di fame – ma delle persone stesse!
• Il modo in cui scegliamo di trattare i nostri cittadini non riguarda la comunità internazionale.
• Le nazioni povere dovrebbero concentrarsi su uno standard di vita minimo per tutti prima di preoccuparsi dei diritti civili e politici per i cittadini.
• L’ineguaglianza economica estrema è contro i diritti di base.
• I diritti sociali ed economici esprimono un ideale per il futuro, ma il mondo non è pronto per garantirli oggi.
• Se i diritti non possono essere garantiti, non c’è motivo di averli.