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(Fa fede il discorso pronunciato)

Discorso di Adam Daniel Rotfeld, ministro degli affair esteri polacco

Varsavia, 17 maggio 2005

Il semestre della Presidenza polacca del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa volge alla fine. Di conseguenza, quale Presidente, tengo a dire qualcosa sui compiti che abbiamo svolto in questo periodo.

La principale priorità per la nostra Presidenza è consistita nel rafforzamento dell’unità del nostro continente dopo l’allargamento dell’Unione europea. Ci siamo focalizzati più particolarmente sulle regioni in cui i valori di democrazia, diritti dell’uomo e Stato di diritto non erano ancora sufficientemente radicati, impegnandoci ad aiutare i Paesi in via di trasformazione.

Fin dall’inizio della Presidenza, la Polonia ha attivamente partecipato al raggiungimento di un compromesso politico in Ucraina, e contribuito a una pacifica risoluzione della crisi. Gli sforzi di mediazione congiunti del Consiglio d’Europa, dell’Unione europea e dell’OSCE per appoggiare la democrazia in Ucraina costituiscono l’esempio di una cooperazione estremamente fruttuosa.

La principale ragione della mia visita in Repubblica moldava, in qualità di Presidente del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, è stata verificare quale fosse la situazione interna dopo le elezioni parlamentari, dal punto di vista delle norme relative alla democrazia, ai diritti dell’uomo e allo stato di diritto, nonché della cooperazione con il Consiglio d’Europa.
Il principale argomento delle discussioni con le autorità di Kishinev e Tiraspol riguardava la possibilità di trovare una soluzione al conflitto in Transnistria, in relazione con i cambiamenti politici in corso in Ucraina.

L’unità dell’Europa, in particolar modo nel contesto dell’ulteriore allargamento dell’Unione europea, esige una costante cooperazione tra le principali organizzazioni europee. La dichiarazione di cooperazione tra il Consiglio d’Europa e l’OSCE rappresenta il risultato degli sforzi tesi a rafforzare tale cooperazione. Abbiamo, inoltre, compiuto progressi nella cooperazione tra il Consiglio d’Europa e l’Unione europea. Sarà elaborato uno specifico rapporto sulle relazioni tra il Consiglio d’Europa e l’Unione europea, fondato sulle decisioni prese durante il presente Vertice, prendendo in considerazione il significato dalla dimensione umana nell’architettura europea. È stata creata la funzione di rappresentante della Commissione dell’Unione europea presso il Consiglio d’Europa a Strasburgo. Inoltre, è stata decisa l’adesione dell’Unione europea alla Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo dopo l’adozione del Trattato Costituzionale.

I diritti dell’uomo rappresentano il caposaldo dell’Europa democratica e la loro protezione è al centro dell’attenzione del Consiglio d’Europa. Proseguendo l’impegno della Presidenza norvegese, la Polonia ha operato per il rafforzamento della Corte europea dei Diritti dell’Uomo, promovendo l’idea di firmare e ratificare il 14° Protocollo alla Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo. Durante il semestre di Presidenza, inoltre, la Polonia ha sottolineato l’esigenza di assicurare una maggiore incisività alle funzioni del Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa e di garantire l’indipendenza del suo mandato.

La risposta alla minaccia terroristica e al crimine internazionale è alla base del testo di tre Convenzioni del Consiglio d’Europa, elaborate durante la nostra Presidenza: esse riguardano la lotta contro la tratta di esseri umani, la prevenzione del terrorismo e il riciclaggio, il controllo, il sequestro e la confisca dei proventi del crimine. Consideriamo che l’apertura alla firma di queste tre Convenzioni durante il terzo Vertice del Consiglio d’Europa rappresenti un successo per la nostra Organizzazione e la conferma della sua capacità di reazione nei confronti delle sfide attuali.

La Polonia è convinta che il dialogo interculturale rappresenti la condizione indispensabile per la tolleranza e la risoluzione dei conflitti. Esso costituisce il miglior rimedio contro il razzismo, il nazionalismo, la xenofobia e la minaccia terroristica. Il 50° anniversario della firma della Convenzione Culturale europea, commemorato durante la Presidenza polacca, e la Conferenza che si è tenuta a Wroclaw in tale occasione, hanno costituito un’eccellente opportunità per presentare una sintesi delle realizzazioni nel campo del rafforzamento della comune identità europea tramite la cultura e l’educazione.

La logica conseguenza delle azioni tese a promuovere il dialogo culturale è stata l’integrazione nelle nostre priorità del tema della democrazia locale e della cooperazione transfrontaliera.
Questo tipo di cooperazione potrà rappresentare uno strumento significativo per prevenire l’emergere di nuove divisioni in Europa. Tra le conclusioni della Conferenza dei Ministri europei responsabili dello sviluppo della democrazia locale, che si è tenuta in occasione del 25° anniversario della Convenzione-quadro europea sulla cooperazione transfrontaliera delle collettività o autorità territoriali, era stato deciso di rafforzare il quadro legale di cooperazione transfrontaliera, in particolar modo in Europa centro-orientale.

La Polonia dedica una particolare attenzione all’attuazione della 5ª priorità, vale a dire sconfiggere le divisioni che esistevano in passato in Europa. La Polonia è convinta che si tratti di un elemento essenziale per la riconciliazione e lo sviluppo dell’Europa. Noi consideriamo, in effetti, che la ricostruzione dell’identità delle Nazioni europee che, durante il XIX secolo, si fondava sull’idea di nazionalismo, origine essenziale delle principali catastrofi sopravvenute nel XX secolo, costituisca la sfida prioritaria per la comunità internazionale. Purtroppo, tale problema resta ancora da risolvere. Il nostro contributo al dialogo europeo è costituito dalla mostra “Una storia difficile – Un patrimonio comune”, organizzata a Strasburgo, nonché dal seminario dei Ministri europei dell’Educazione "Il Patrimonio culturale per insegnare la memoria", che si è svolto durante la “Marcia della Vita”.

Nella documentazione del Vertice è disponibile un rapporto più dettagliato sull’attuazione delle priorità della nostra Presidenza.
In nome della Polonia, tengo a ringraziare tutti gli Stati membri del Consiglio d’Europa per il loro appoggio e la loro cooperazione attiva.

Vi ringrazio per l’attenzione.