COOPERAZIONE CONTRO LA CIBERCRIMINALITÀ

6 -8 giugno 2012
Palais de l'Europe, Strasbourg 

La Convenzione sulla criminalità informatica: una tutela per i tuoi diritti e le tue libertà

Stabilire norme efficaci per un luogo al quale tutti hanno accesso, ma che non appartiene a nessuno, è un compito molto arduo, ma è necessario disporre di norme per aumentare al massimo la libertà, riducendo al contempo al minimo i rischi della navigazione nel cyber-spazio.

È per questa ragione che il Consiglio d’Europa ha adottato, il 23 novembre 2001, la Convenzione di Budapest sulla lotta contro la criminalità informatica. Oggi questo trattato costituisce le uniche linee guida adottate a livello internazionale per proteggere la libertà, la sicurezza e i diritti umani on-line.

Oltre 120 paesi cooperano con il Consiglio d’Europa per rafforzare le loro legislazioni e le loro capacità di affrontare la cibercriminalità, molti dei quali sono Parti contraenti della Convenzione, che è stata ratificata da 33 paesi e firmata da altri 14. Sono stati recentemente invitati ad aderire otto altri Stati, tra cui l’Argentina, l’Australia e il Senegal.

La Convenzione ha avuto un impatto decisivo a livello mondiale e ha favorito l’adozione di legislazioni più incisive e più armonizzate sulla criminalità informatica, una cooperazione internazionale più efficace per investigare e perseguire i reati commessi su internet e più stretti partenariati pubblico-privati.

I reati informatici, che si tratti di intrusione illecita nei computer di altri utenti, intercettazione di comunicazioni private, attacchi DoS (per rendere inaccessibili o mal funzionanti dei siti), furto e frode di identità, sfruttamento sessuale dei bambini, costituiscono una seria minaccia per i diritti degli individui ovunque nel mondo.

La Convenzione di Budapest è uno strumento fondamentale per aiutare i governi a garantire la protezione delle persone.

In considerazione del fatto che le tecnologie evolvono molto più rapidamente delle soluzioni giuridiche per risolvere i problemi, occorre costantemente affrontare nuove sfide, spesso collegate a questioni inerenti la protezione dei dati, quali l’accesso e lo scambio di dati transfrontalieri tra le forze dell’ordine e la condivisione di informazioni tra il settore pubblico e quello privato.

Sono d’altra parte di cruciale importanza le misure per combattere l’abuso sessuale dei minori on-line. In molti paesi, l’insufficienza o l’incompatibilità delle legislazioni costituiscono ancora uno dei principali ostacoli all’effettivo perseguimento penale degli autori di tali reati. Nel novembre 2011, il Consiglio d’Europa e la Virtual Global Task Force hanno firmato un accordo di cooperazione per contrastare gli abusi sessuali on-line nei confronti dei minori e rendere Internet più sicuro per i bambini, nell’ambito della strategia globale di Interpol.

Tutte queste sfide saranno discusse in occasione della conferenza annuale sulla criminalità informatica, che si svolgerà a Strasburgo dal 6 all’8 giugno.