In un contesto in cui le società fanno sempre più affidamento sulle informazioni e sulla tecnologia, diventano sempre più vulnerabili al rischio della criminalità informatica. La Convenzione sulla criminalità informatica di Budapest offre una risposta a tale rischio, non solo in Europa ma anche a livello globale: attraverso il suo Programma sulla criminalità informatica, il Consiglio d’Europa fornisce assistenza tecnica ai paesi di tutto il mondo.

Il Consiglio d’Europa sta inoltre affrontando altre minacce associate alla rete. La Convenzione sulla prevenzione del terrorismo (2005) contiene disposizioni che trasformano in reato il reclutamento e l’addestramento di terroristi tramite Internet. La Convenzione di Lanzarote (2007) affronta lo sfruttamento sessuale e l’abuso di minori, anche in relazione all’ambiente online. La Convenzione sulla protezione dei dati fornisce garanzie contro la raccolta e l’utilizzo illeciti di dati personali.

 

Convenzione sulla criminalità informatica di Budapest

  • La Convenzione sulla criminalità informatica (2001) è l’unico strumento internazionale vincolante in tale ambito.
  • Rappresenta una guida per ciascun paese che desideri elaborare una legislazione completa per combattere la criminalità informatica, nonché un quadro per la cooperazione tra i suoi Stati parti.
  • È corredata da un Protocollo sugli atti di natura razzista e xenofoba commessi a mezzo di sistemi informatici (2003).
  • La Convenzione stabilisce la condotta anziché la tecnologia, garantendo che le norme e le procedure rimangano valide con l’evolvere della tecnologia.
  • Il trattato è sostenuto dal Comitato della convenzione sulla criminalità informatica che ne monitora l’attuazione e dall’Ufficio per il programma sulla criminalità informatica di Bucarest, Romania, che sostiene i paesi in tutto il mondo attraverso programmi di creazione di competenze come il progetto GLACY (Global Action on Cybercrime).

 

Obiettivi

  • Criminalizzare le infrazioni contro la riservatezza, l’integrità e la disponibilità di dati e sistemi informatici, le infrazioni associate all’informatica, le infrazioni associate ai contenuti (ovvero pedopornografia, razzismo e xenofobia) e le infrazioni legate alla violazione del copyright e dei diritti correlati.
  • Stabilire procedure per aumentare l’efficienza delle indagini.
  • Fornire una base giuridica per la cooperazione internazionale tra gli Stati parti alla Convenzione, compresi gli scambi di informazioni su base spontanea, l’estradizione e l’assistenza reciproca a livello internazionale e punti di contatto disponibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

 

Risultati

  • Utilizzo della Convenzione sulla criminalità informatica come guida o “normativa modello” in molti paesi per il potenziamento della legislazione nazionale.
  • Miglioramento della cooperazione tra le parti interessate, compresa la cooperazione pubblico-privato.
  • Linee guida volte a migliorare la cooperazione tra le autorità preposte all’applicazione della legge e i provider di servizi Internet nell’indagine sulla criminalità informatica, come previsto dal Progetto sulla criminalità informatica (2008). Queste linee guida sono state applicate in diversi paesi e anche l’UE le sta utilizzando.
  • Un concetto per la formazione di giudici e pubblici ministeri sulla criminalità informatica e sulle prove elettroniche (2009).
  • Studio tipologico sui flussi di capitali provenienti da attività criminali su Internet condotto da Global Project on Cybercrime in collaborazione con MONEYVAL e guidato dalla Federazione russa.
  • Misure promosse per proteggere i minori contro l’abuso e lo sfruttamento sessuale online con la Convenzione sulla criminalità informatica e la Convenzione di Lanzarote.
  • Potenziamento delle indagini internazionali attraverso l’istituzione di punti di contatto disponibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7, la formazione delle autorità per la cooperazione giudiziaria e la stretta cooperazione tra Consiglio d’Europa, Interpol, Europol e the Sottogruppo G8 High-tech Crime.
  • Assistenza agli Stati tramite il Programma sulla criminalità informatica. Il Programma include progetti congiunti con l’UE e il Global Project on Cybercrime (finanziato da Estonia, Giappone, Monaco, Romania, Regno Unito, Microsoft, McAfee e Visa Europe).
  • Conferenza Octopus sulla criminalità informatica organizzata ogni anno dal Consiglio d’Europa, in cui si riuniscono esperti provenienti da tutto il mondo per lo scambio di conoscenza ed esperienze.

 

www.coe.int/cybercrime