Presidenza del Comitato dei Ministri

L'Armenia passa la presidenza all'Austria

Strasburgo, 14.11.2013 – La presidenza del Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa è passata oggi dall'Armenia all'Austria nel corso di una riunione che si è tenuta a Strasburgo, presso la sede dell'Organizzazione, alla presenza dei rappresentanti dei 47 Stati membri.


Prima di passare la presidenza al successore, il Presidente uscente Edward Nalbandian, ministro degli Affari esteri dell'Armenia, ha presentato al Comitato dei Ministri il bilancio della presidenza del suo paese.


Il nuovo Presidente del Comitato dei Ministri, Michael Spindelegger, ministro degli Affari esteri dell'Austria, ha in seguito presentato le priorità della presidenza austriaca all'avvio oggi per i prossimi sei mesi a venire.

Durante una breve cerimonia nel corso della riunione, il ministro Spindelegger ha consegnato al Segretario generale, Thorbjørn Jagland, lo strumento di ratifica da parte dell'Austria della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, detta "Convenzione di Istanbul" (STCE n° 210). L'Austria ha indicato che durante la propria presidenza "agirà in favore di un'entrata in vigore rapida" di questa convenzione che necessita dieci ratifiche.

 

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Indietro 02.10.2013 - Riforma della Corte dei diritti dell’uomo: apertura alla firma del Protocollo n.16

Consiglio d'Europa
Corte dei diritti dell'uomo

Corte dei diritti dell'uomo

Il Protocollo n.16 alla Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dell'Uomo e delle Libertà fondamentali ( STCE n° 214) è stato aperto alla firma degli Stati membri nel corso di una cerimonia tenutasi oggi presso la sede del Consiglio d'Europa a Strasburgo.

Questo trattato è il risultato di lavori condotti in un'ottica diriforma della Corte. In occasione delle Conferenze di Interlaken (2010), d'Izmir (2011) e di Brighton (2012), gli Stati membri hanno sottolineato la necessità di adottare misure complementari affinché il sistema della Convenzione rimanga efficace e possa continuare a proteggere i diritti e le libertà di più di 800 milioni di persone in Europa. È stato inoltre ricordato che l'attuazione effettiva della Convenzione deve basarsi sul principio fondamentale di sussidiarietà. Gli Stati devono rimediare alle violazioni in maniera decisiva a livello nazionale. Il Protocollo n.16 prevede quindi la possibilità per le giurisdizioni più elevate degli Stati di richiedere un parere consultivo, riguardo i casi per cui vengono adite, alla Corte su questioni di principio relative all'interpretazione o all'applicazione della Convenzione o dei protocolli.

Il Protocollo n.16 è stato firmato quest'oggi, durante la cerimonia, dai seguenti Stati: Armenia, Finlandia, Francia, Italia, San Marino, Slovacchia e Slovenia.

Comunicato stampa

Strasburgo 02/10/2013
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