Indietro Il Segretario generale invita a ratificare la Convenzione del Consiglio d’Europa per combattere la violenza sulle donne

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Il Segretario generale invita a ratificare la Convenzione del Consiglio d’Europa per combattere la violenza sulle donne

In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il Segretario generale Jagland ha incoraggiato gli Stati membri a ratificare la Convenzione del Consiglio d'Europa sulla lotta contro la violenza nei confronti delle donne. 

"Se creiamo un alert per ricevere via email delle informazioni sulla violenza domestica, come risultato otteniamo essenzialmente cattive notizie. La realtà è tuttavia ancora peggiore: molte vittime infatti non denunciano gli abusi, spesso per timore di essere nuovamente brutalizzate o di essere stigmatizzate," ha affermato in una dichiarazione diffusa lunedì. 

"Ogni giorno, in tutto il mondo, ci sono donne vittime di ogni tipo di violenza, violenza domestica, ma anche mutilazioni genitali femminili, stalking e i cosiddetti "delitti d'onore". 

Il Consiglio d'Europa e i suoi Stati membri hanno deciso di invertire tale tendenza. Aumenta il numero di Stati membri che hanno approvato la ratifica della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, poiché tale strumento predispone misure pratiche per prevenire la violenza, proteggere le vittime e perseguire penalmente i colpevoli. Ad oggi, otto Stati membri hanno ratificato la Convenzione e mancano soltanto altre due ratifiche perché possa entrare in vigore. 

Nell'accettare di adempiere agli obblighi sanciti dalla Convenzione, i Governi si impegnano a cambiare gli atteggiamenti e gli stereotipi di genere che rendono accettabile la violenza. Si impegnano altresì a fornire servizi per le vittime, quali case rifugio, apposite linee di assistenza telefonica gratuite, operative 24 ore su 24, centri di sostegno e orientamento per le vittime di stupro o di violenza sessuale, consulenze mediche e giuridiche. 

Nessuna scusa culturale può più essere tollerata per condonare la violenza collegata al cosiddetto "onore". 

La nostra Convenzione consente ai pubblici ministeri di avviare e proseguire i procedimenti penali, anche qualora la vittima abbia ritrattato la denuncia, e di estendere la loro giurisdizione sugli atti commessi all'estero. 

La nostra Convenzione è al servizio degli enti governativi, delle forze di polizia, dei servizi sociali, delle ONG, dei Parlamenti, del settore privato e dei media. Grazie alle sue disposizioni pratiche e dettagliate, la Convenzione otterrà che le donne possano essere al sicuro dalla paura e dalla violenza, poiché sta già aiutando a elaborare le legislazioni, le politiche e le pratiche nei nostri Stati membri e anche oltre i nostri confini. 

Le due ratifiche ancora necessarie per la sua entrata in vigore potrebbero avvenire nel corso della presidenza austriaca del Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa, a partire da questo mese fino al mese di maggio 2014.

Oggi celebriamo la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne e sappiamo cosa occorre fare. Invito tutti i nostri Stati membri a ratificare la nostra Convenzione".

Strasburgo 25/11/2013
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