Indietro Visita alle zone di transito in Ungheria per valutare il rischio di abusi sessuali sui migranti minori

Zona di transito in Ungheria

Zona di transito in Ungheria

Gli esperti del Consiglio d’Europa per i diritti dell’infanzia hanno concluso oggi una visita di tre giorni in Ungheria per valutare i rischi di abusi sessuali e di sfruttamento cui possono essere esposti i migranti minori trattenuti nelle zone di transito. Il loro rapporto è previsto per il mese di ottobre.

Le autorità ungheresi hanno invitato il Presidente del Comitato di Lanzarote, Claude Janizzi, insieme a rappresentanti del Comitato, a recarsi in Ungheria, a seguito di una lettera inviata da Janizzi al Primo ministro ungherese Viktor Orbán lo scorso marzo, nella quale aveva espresso preoccupazione per il fatto che la nuova legge ungherese “destinata a modificare alcune disposizioni legislative in vista dell’inasprimento delle procedure relative alla gestione delle frontiere” possa accrescere il rischio di esporre ad abusi sessuali i migranti minori.

Il governo ungherese ha ribadito, nella sua risposta, che le nuove norme sono applicate unicamente in situazione di crisi e che i minori migranti non accompagnati di età compresa tra i 14 e i 18 anni collocati in zone di transito possono beneficiare della nomina di un tutore legale debitamente formato e con esperienza in materia di protezione dei minori, protezione delle vittime e tutela legale dei minori. Nella sua risposta il Governo ha indicato che tali minori ricevono ugualmente tre pasti al giorno, cure mediche, abiti, istruzione e possono praticare liberamente la loro religione; degli operatori sociali sono presenti 24 ore al giorno per sette giorni la settimana nelle zone di transito e i minori non accompagnati sono sistemati in strutture separate dagli adulti.

Il governo ungherese ha invitato i rappresentanti del Comitato di Lanzarote a valutare in loco la situazione di tali minori nelle zone di transito di Röszke e Tompa. Nel corso della sua visita, la delegazione ha prestato un’attenzione particolare alle procedure per l’accertamento dell’età dei minori e alle misure di prevenzione possibili per limitare i rischi che i minori non accompagnati, come pure i minori accompagnati da membri della loro famiglia, possano essere vittime di abusi sessuali. Gli esperti del Consiglio d’Europa hanno inoltre esaminato se sono stati messi in atto meccanismi destinati a individuare eventuali abusi sessuali o sfruttamento sessuale subiti prima dell’ingresso sul territorio ungherese e se tali minori possono beneficiare, se necessario, di trattamenti terapeutici o di altro tipo di assistenza, e, in modo particolare, se sono informati sui loro diritti in quanto vittime potenziali.

Consiglio d'Europa Strasburgo 7 luglio 2017
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