In un rapporto pubblicato oggi, il Gruppo di Stato contro la corruzione (GRECO), l’organo del Consiglio d’Europa per la lotta contro la corruzione, riconosce i notevoli progressi già compiuti dalla Georgia per ridurre la corruzione e migliorare la sua posizione all’interno della classifica dei paesi rispetto agli indici internazionali; esorta le autorità nazionali a proseguire l’attuazione delle riforme necessarie per prevenire la corruzione di parlamentari, giudici e pubblici ministeri.
Tra le evoluzioni positive constatate dal GRECO figura l’istituzione di un meccanismo di controllo delle dichiarazioni relative al reddito e alla situazione patrimoniale dei funzionari e dipendenti dello Stato, e in particolare di parlamentari, giudici e pubblici ministeri di alto livello. È ora essenziale che le nuove disposizioni siano estese all’insieme dei pubblici ministeri, che siano applicate in modo efficace nella pratica e che siano oggetto di un controllo costante.
Il GRECO prende nota delle misure adottate per prevenire la corruzione dei parlamentari e rafforzare il loro obbligo di rendere conto del loro operato; raccomanda di continuare a migliorare la trasparenza del processo legislativo mediante la pubblicazione di tutti i disegni di legge e di elaborare un codice etico/ di condotta. Raccomanda inoltre che sia resa obbligatoria la dichiarazione dei conflitti di interesse dei parlamentari, per consentire di verificare e determinare se, e in qual misura, i loro interessi personali possono influenzare il processo decisionale.
