Indietro Gli esperti del Consiglio d’Europa discutono della libertà di espressione e del terrorismo con le autorità turche

Gli esperti del Consiglio d’Europa discutono della libertà di espressione e del terrorismo con le autorità turche

Il Gruppo di lavoro tra il Consiglio d’Europa e il Ministero turco della Giustizia si è riunito ad Ankara il 7 e 8 settembre per discutere questioni legate alla libertà di espressione e alla lotta contro il terrorismo in Turchia.

Gli esperti del Consiglio d’Europa hanno inoltre avuto uno scambio di opinioni con membri della commissione creata recentemente per esaminare le misure adottate nel contesto dei decreti-legge sullo stato di emergenza, tra cui la destituzione di funzionari e la chiusura di organi di stampa.

Il Gruppo di lavoro ha discusso questioni riguardanti l’applicazione da parte della Turchia della Convenzione europea dei diritti dell'uomo (CEDU) e in particolare la giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo sulla libertà di espressione.

Sono state esaminate le conseguenze giuridiche dei recenti eventi nel paese, con un’attenzione particolare rivolta all’applicazione delle pertinenti disposizioni legislative in modo conforme alle esigenze della CEDU.

Si è insistito sulla necessità di allineare le decisioni dei pubblici ministeri e dei tribunali di primo grado alle disposizioni della CEDU e alla giurisprudenza della Corte costituzionale turca.

È stato in particolare sottolineato che, poiché la privazione della libertà deve essere un provvedimento di ultima istanza, la custodia cautelare dovrebbe essere basata su sospetti ragionevoli, come richiesto dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Dovrebbe altresì essere conforme alla giurisprudenza della Corte di Strasburgo.

È stato ritenuto essenziale il proseguimento del dialogo e della cooperazione tra la Turchia e il Consiglio d’Europa.

Il Gruppo di lavoro è stato creato all’inizio del 2015 per iniziativa del Segretario generale del Consiglio d’Europa e del Ministro turco della Giustizia, in quanto parte integrante del piano d’azione della Turchia per prevenire le violazioni della CEDU.  

È composto da rappresentanti del Segretario generale e da alti funzionari del Ministero della Giustizia. Hanno ugualmente partecipato alla riunione dei giudici della Corte di Cassazione e della Corte costituzionale turca.

Consiglio d’Europa Strasburgo 8 settembre 2017
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